Altro che terra promessa!


Non ho mai pensato a farmi una famiglia e avere dei figli, no, non reggerei più di una settimana a neonati urlanti, pannolini da cambiare, biberon da scaldare, no, meglio un gatto.
Un marito poi, chi lo sopporterebbe, mi ci vedete?
Io dormo bene da sola, ho i miei spazi i miei tempi e mi sono abituata alla solitudine che in età adolescenziale
mi faceva soffrire, ora invece è diventata la mia compagna di vita.
Invece avrei tanto voluto lavorare, mi sarebbe piaciuto fare l' attrice, anche la cantante a dire il vero, ma canto peggio di Arisa dopo il quinto gin tonic. Però avrei potuto provarci, magari non raccattavo soldi ma qualche uovo e qualche pomodoro si, e con la crisi che c' è in giro sarebbero tornati utili.

A far l' attrice ci ho provato, in teatro e con un certo successo, memorabile il titolo di Repubblica Firenze sullo spettacolo: " Elena, dalle cascine al Teatro", sottotitolo:" Una ex prostituta nell' ultimo spettacolo di Cauteruccio".

Eh già, perché se sei trans inevitabilmente sei anche prostituta.
Avrei potuto continuare, ma la fine della mia unica storia d' amore con Romeo (si chiama proprio così) mi mandò in depressione e mollai tutto.
Quando un anno dopo mi ripresi, decisi che il mio lavoro era salvare il mondo; ancora non avevo capito che dovevo salvarmi da me stessa.
Così feci un corso di animatori per comunità, durato un anno e durante il quale ho fatto un mese di tirocinio in carcere e uno in una casa famiglia per minori stranieri non accompagnati

Oggi si parla tanto di Articolo 18, Tfr, Statuto dei lavoratori, di quante tipologie di contratti esistano in Italia.

Ma sapete una cosa? Io una busta paga non l'ho mai vista, non so come è fatta.
In questi anni per campare ho solo potuto sfruttare la mia fisicità e fare la sgallettata sui cubi in giro per le discoteche italiane. Certo era divertente, ma sempre a nero e sempre in mezzo a gente fuori di testa.
Dodici anni fa ho detto basta, mi ero stufata di fare facce e mosse sexi a dei penemuniti che sbavavano come dei lama.

Così ho cominciato a fare la brava ragazza, e cioè quella che manda curriculum, che entra in tutti i posti dove c'è un cartello con la scritta "Cercasi", ho fatto il giro di tutte le cooperative "Rosse" di Firenze, ma il mio essere una donna transessuale era destabilizzante, non andavo bene nemmeno per fare le pulizie nelle scuole, perché c'è il problema della pedofilia e magari i genitori vedendomi si sarebbero potuti terrorizzare:
" Oddio la trans, mo' ce stupra er pupo!".
E prima di operarmi non andavo bene perché il nome sui documenti non corrispondeva all' aspetto fisico, ma non è cambiato niente nemmeno dopo, quando nome e aspetto coincidevano.

Che poi devi essere giovane, di bell' aspetto, possibilmente sterile e disposta a fare turni doppi e tripli per 3 euro l' ora e forse trovi un lavoro in un call center per un mese. Andavo bene solo per la sterilità.
Ma che ci metto nel curriculum?
Attrice?
Cubista?
E chi mi piglia? I pochi lavori fatti sempre a nero e grazie ad amici.

Ho lavato cessi, pulito culi, cambiato pannolini (io, che non volevo figli), ho fatto la dama di compagnia, sempre rigorosamente a nero eh.
Eppure tutto ciò non mi impedisce di difendere l' articolo 18, lo Statuto dei lavoratori, il Diritto allo studio, lo Ius Soli, ma alle persone come me chi ci pensa? L' Arcigay o le altre Associazioni?
Sie, boni quelli so' bravi solo a fare Miss Frociarola e Miss Trans Italia e non hanno ancora imparato che quando si parla di discriminazioni su persone omosessuali e transessuali si dice "TRANSOMOFOBIA" e non "OMOFOBIA". Stamo freschi..

Quest' anno c' ho provato anche con la politica, ma malgrado il sostegno di molti non è andata come speravo.

Tra un po' mi toccherà andare a mangiare alla Caritas e cercare mozziconi di sigarette per strada, perché mamma a 73 anni e con 600 euro di pensione non ce la fa più a mantenere entrambi, e come darle torto.
Che poi non so nemmeno se tra vent' anni prenderò la pensione sociale visto che in Italia l' unica cosa che cresce è la disoccupazione.

Sapete che c'è? Ho cambiato idea, voglio sposarmi e se c'è un milionario disponibile si faccia pure avanti, al resto penso io.
Se c' è riuscita Valeria Marini, posso farcela anch'io.

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