8 marzo Festa dei Fiorai

L' 8 marzo diventa una festa grazie alla geniale idea di una cooperativa di agricoltori della Tasmania.
L' economia andava male, il 1907 era stato un anno disastroso, però c' era questa pianta gialla che cresceva dappertutto ( più della "Salvinia Molesta" comunemente chiamata "Tea"), la Mimosa che ormai tutti volenti o nolenti conosciamo.

Gli agricoltori fecero un Congresso Internazionale a cui parteciparono i grandi della Terra perché volevano creare opportunità di lavoro per le donne che agli inizi del '900 se la passavano male.
Non che ora se la passino meglio però almeno oggi abbiamo gli assorbenti con le ali, volete mettere?

L' idea fu di istituire una giornata mondiale della donna, dalla quale all' inizio furono escluse le femministe americane, troppo borghesi dicevano, ma i veri motivi erano altri.
E la mimosa si prestava benissimo per celebrare l' 8  marzo, ha i fiori gialli come il sole e già allora si usava dire che le donne erano solari, inodori, ma i rametti si prestavano benissimo.
Una volta tagliati, confezionati si regalavano alle donne; dopo due giorni i fiori cominciavano a cadere, spargendosi ovunque e così le donne c' avevano da pulire di più.
E poi erano le operaie donne che confezionavano i rametti che poi gli uomini avrebbero venduto nei loro chioschetti fuori dai cimiteri, che visto l' alto numero di femminicidi finita la stagione dei crisantemi la mimosa era perfetta.

Con gli anni e il benessere economico ci si dimenticò del vero significato dell' 8 marzo in parte anche perché le donne cominciavano a sclerare quando un uomo si avvicinava con un rametto di mimosa:
" No guarda, preferisco un buono acquisto da Zara, ma la mimosa te la puoi tenere, che poi tocca a me pulire e so' pure allergica!".

Amici, compagni, fidanzati, mariti e affini, l' 8 marzo invece delle mimose regalateci l' 8 per mille, al resto pensiamo noi.

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