Les pieds noirs

"Les pieds noirs" è un termine dispregiativo che oggi viene usato in Francia per definire cittadini francesi di origini magrebine, e non è certo un complimento.
Parte della famiglia di mia madre negli anni '50 si trasferì in Francia, per l' esattezza nel Lot et Garonne, nel sud-est del Paese, la regione francese più povera.
Per anni sono andata a fare le stagioni estive a Castelmorn sur Lot, un piccolo paese di campagna abitato da vecchi.
Neanche mille abitanti, isolato in aperta campagna, un tabacchi, due bar, un macellaio e un fruttivendolo.
Però c' erano ben tre "Coiffeur pour dammes" che alle vecchie dame francesi piace avere la piega in ordine.
L' estate però tornavano i giovani che facevano l' università nelle grandi città francesi e come me lavoravano nei campi, a raccogliere fragole, prugne, pomodori.
Anche i figli dei ricchi, perché pur potendo avere ogni cosa dai genitori volevano essere indipendenti economicamente.
La sera si chiudevano tutti in casa, nella tristissima piazza del paese trovavi solo ragazzi francesi nati dai famosi pieds noir, e io che sono sempre stata una ribelle, malgrado la cattolicissima zia brontolasse, la sera stavo con loro, si beveva una birra si scherzava.
Ricordo la mamma di Rachid, che quando ci vedeva seduti in piazza ci portava dei dolcetti fatti in casa tipici del suo paese di provenienza la Tunisia. Era una donna dolcissima.
Qualche volta ho provato ad andare a ballare con questi ragazzi, ma a loro era negato l' ingresso nei locali, non erano ben accetti.
Esiste un apartheid anche in Francia è inutile che ci giriamo intorno.
Queste persone sono state sbattute fin dal loro arrivo in Francia in casermoni nelle famose "Banlieue
", le periferie degradate delle grandi città.
Tacciati di essere parassiti, e di vivere grazie ai sussidi perché fanno tanti figli.
Io ne ho visti molti lavorare con me nei campi duramente.
Fino a prima della guerra in Iraq voluta da George W Bush, la convivenza era pacifica, o almeno abbastanza pacifica, ma dopo quella guerra nulla è stato più uguale.
Oggi l' Occidente oltre a condannare gli attentati terroristici avvenuti in Francia dovrebbe anche chiedere scusa per le guerre fatte anche senza l' autorizzazione dell' ONU, perché se vogliamo dirla tutta gli USA con la complicità di molti Paesi Europei ha innescato questa bomba.
E temo che non sia ancora finita.

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