Perché mi candido!



Ho sempre sostenuto che battersi per i propri diritti equivalga a battersi per i diritti di tutti.

Ovviamente capisco in prima persona cosa significa essere una persona transessuale e cercare di avere una vita «normale» in questo paese.

La discriminazione è pesante, difficile trovare un lavoro e questo mi è stato spesso impedito proprio da chi perprofessione dovrebbe aiutare gli altri a trovare un impiego.
Non mi schiero a spada tratta con associazioni e movimenti, mi piace pensare che l'unione dei singoli cittadini possa portare ad un cambiamento positivo e questo è il motivo della mia candidatura.
I problemi in Italia sono molteplici, dalla violenza verso le donne a quella verso tutti i componenti della comunità LGBT, alla povertà sempre più in crescita, all'accoglienza dei migranti, la mancanza di posti di lavoro, problemi che viviamo anche nella nostra città. Mi piacerebbe che tutti i cittadini, di qualsiasi provenienza e orientamento sessuale, potessero avere gli stessi diritti.

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